La registrazione del marchio: creare un’identità distintiva per il tuo brand
Il marchio, che contraddistingue e dà un nome a prodotti e servizi, è lo strumento principale di comunicazione tra le imprese ed i consumatori, e consente, attraverso la identificazione e la differenziazione dei beni, di influenzare l’informazione e le scelte del mercato.
É chiaro quindi che il marchio nelle relazioni commerciali ha un valore strumentale elevatissimo, ed è elemento fondamentale del valore dell’azienda.
Non si deve dimenticare che il marchio, interagendo con informazioni provenienti da altre fonti (pubblicità, pratiche commerciali ecc) comunica dei messaggi sull’azienda titolare ai consumatori, ed è importante che codesta comunicazione non sia ingannevole.
La costruzione dell’identità è un passaggio fondamentale nel percorso di crescita e affermazione all’interno del mercato: i consumatori si identificano con l’immagine ed i messaggi espressi dai marchi e indirizzano le loro attenzioni verso quelli che trovano più congeniali alla loro personalità.
Per questo motivo, nella scelta di un marchio è decisivo coinvolgere i sensi del pubblico attraverso tecniche di neuromarketing: la scelta degli elementi visivi gioca un ruolo fondamentale, in quanto è capace di evocare sensazioni ed emozioni legate a determinati valori.
Oltre all’elemento visivo, è necessario focalizzarsi sulla filosofia del brand e sulla sua missione: a tal fine sono imprescindibili le scelte legate ad esempio al nome o al logo, che ne rappresenta l’aspetto grafico ed è uno degli elementi con cui il consumatore entra maggiormente in contatto. I requisiti da privilegiare dunque per la scelta di questi ultimi sono sicuramente la semplicità, la riconoscibilità e l’impatto.
La registrazione del marchio: perché è importante e come farla
Una volta scelto il marchio “giusto”, va tutelato attraverso il procedimento di registrazione, che attribuisce al titolare richiedente un monopolio di uso sullo stesso, in relazione ai prodotti o servizi che distingue, fin dalla data di deposito della domanda, per i successivi dieci anni, salvo i casi di rinuncia.
Per registrare un marchio, ci sono alcuni passaggi da seguire e degli aspetti che è necessario prendere in considerazione.
In primo luogo, è importante effettuare una ricerca approfondita di anteriorità, rivolgendosi ad un avvocato specializzato in materia, al fine di assicurarsi che il marchio non sia già stato precedentamente registrato da qualcun altro, o non violi diritti preesistenti di terzi.
Una volte verificato che il proprio marchio è registrabile, il proprietario o un suo rappresentante potrà presentare la domanda all’Ufficio Marchi e Brevetti, con un esemplare del amrchio e l’elenco dei prodotti e servizi che il marchio è destinato contraddistinguere e rispetto ai quali presterà effetto.
Ad esito positivo della procedura di registrazione, il titolare dovrà far effettuare controlli periodici per assicurarsi che terzi non provino ad usurpare i suoi diritti di privativa, o che non siano state presentate nuove domande o registrazioni di marchi identici o simili: l’Ufficio, a tal fine, mette a disposizione strumenti di ricerca per le domande e le registrazioni di marchi UE al fine di poter configurare avvisi di sorveglianza automatici.
Come monitorare e contrastare eventuali violazioni del tuo marchio?
Nel caso di scoperta di una violazione del proprio diritto di marchio, il titolare, a seconda della fase in cui si trova la domanda di registrazione del marchio successivo, potrà introdurre una procedura di opposizione alla nuova domanda di registrazione oppure una domanda di annullamento o nullità del marchio.
La presenza sul mercato di segni identici, confondibili o simili a quello del titolare comporta la negazione della cosìdetta funzione distintiva, che è quella giuridicamente protetta dall’ordinamento.
Il tutto, non solo a tutela dell’imprenditore titolare del marchio, che ovviamente avrà effettuato ingenti investimenti pubblicitari per conquistarsi una quota del mercato, ma anche a tutela dell’interesse dei consumatori e che la concorrenza si svolga correttamente, evitando pericoli di confusione tra prodotti e/o servizi provenienti da diversi imprenditori.
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